domenica 2 novembre 2008

"Divide et impera"

Il sito di Repubblica ha dato in anteprima la notizia della volontà da parte del Governo di avanzare nella riforma della scuola con "più calma". Dal testo pubblicato si evince che il "rallentamento" avverrà soltanto per le Università, con l'esclusivo obiettivo di non far saldare la protesta della scuola con quella delle Università. Il solito divide et impera. I 150 mila futuri disoccupati restano leggeLe proteste e soprattutto i sondaggi hanno fatto cambiare rotta al Governo sulla riforma della scuola. In realtà l'obiettivo è strategico: impedire che le proteste delle Università e della scuola si saldino in un'unica protesta, con effetto devastante per i consensi. Nell'articolo di Repubblica non si fa menzione di uno stop alla riforma della scuola che pertanto resta ufficialmente in atto. In particolare non si fa menzione ad un eventuale ritiro della legge di riconversione del "maestro unico" e del piano programmatico dei tagli che manderà a casa 150.000 lavoratori precari.

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