domenica 14 marzo 2010

Campagna di sensibilizzazione e protesta: “La scuola va a rotoli”

Il Comitato genitori e insegnanti per la scuola di Pavia e provincia aderisce alla
Campagna di sensibilizzazione e protesta: “La scuola va a rotoli”

Noi genitori possiamo essere di destra o di sinistra o indifferenti, poveri o ricchi, single o in coppia; attenti o distratti… una sola cosa ci accomuna: l’avere dei figli, a cui teniamo molto.
Un nuovo elemento ora ci unisce: la rabbia di assistere impotenti da anni e anni al progressivo depauperamento delle risorse della scuola, che ci costringe a pagare sempre di più per avere sempre di meno.
Con gli ennesimi tagli i nostri figli stanno perdendo preziose ore di lezione a causa della mancanza di supplenti e di personale sostitutivo interno; non ci sono insegnanti di sostegno a sufficienza; non viene più seguito chi resta indietro o chi vorrebbe fare di più per la scomparsa delle compresenze; le classi sono troppo numerose a dispetto della qualità didattica e delle norme di sicurezza; sono ridotti i corsi di recupero nelle secondarie; le scuole sono sporche per i tagli alle pulizie e infine viene chiesto a noi di fornire il materiale che le scuole non possono più acquistare a causa dei loro bilanci in rosso: gessi, carta, detersivi e persino carta igienica.
Per questo motivo abbiamo deciso di dare il via ad una campagna di sensibilizzazione e protesta, civica e apartitica che coinvolga i genitori in quanto tali, senza vincoli di appartenenza.

IL NOSTRO SIMBOLO SARÀ UN SEMPLICE ROTOLO DI CARTA IGIENICA

Tra il 12 e il 31 marzo invieremo i nostri rotoli per posta, li esporremo ovunque possibile: alle cancellate delle scuole, nelle manifestazioni; li porteremo davanti al Miur, agli Uffici Scolastici, alle Prefetture per denunciare lo Stato insolvente che non dà alle scuole quanto promesso, gettandole sul lastrico.
Promotore dell’iniziativa è l’associazione Genitori e Scuola, alla quale si stanno affiancando associazioni, coordinamenti, comitati e gruppi di genitori di tutta Italia.
Le iniziative vengono diffuse attraverso:
- il sito http://www.comitatigenitori.it/
- il gruppo Facebook “La scuola va a rotoli”
http://www.facebook.com/group.php?v=wall&ref=mf&gid=371336653507
La scuola è patrimonio di tutti noi e i nostri figli hanno diritto ad essere preparati al meglio per affrontare tutti i problemi che la nostra generazione sta lasciando loro. Un paese che non investe sui propri giovani è un paese che taglia sul proprio futuro e pianifica il proprio declino. Non possiamo permetterlo.
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L’associazione Genitori e Scuola invita tutti coloro che desiderano aderire alla Campagna ad organizzare un evento tra il 12 e il 31 marzo 2010 utilizzando i rotoli di Carta Igienica e i manifesti che si trovano sul sito http://www.comitatigenitori.it/
Si può ad esempio organizzare una raccolta di rotoli di carta igienica (meglio se con un banchetto davanti alla scuola) con annessa raccolta firme.
Qualsiasi iniziativa venga messa in atto l’importante è DOCUMENTARE: fare una foto al pacco, o al banchetto, o a voi stessi col rotolo in mano, al vostro gruppo, ai cartelli, alla scuola e inserirla sul gruppo Facebook che trovate sopra oppure spedirla all’indirizzo: lascuolavaarotoli@comitatigenitori.it

sabato 13 febbraio 2010

Gherardo Colombo, i bambini e la Costituzione

Mercoledì 3 febbraio gli alunni di alcune scuole elementari e medie di Pavia e di Mortara hanno incontrato, presso il collegio Santa Caterina, l’ex magistrato Gherardo Colombo, che ha dialogato con loro circa l’importanza e il senso delle regole alla base degli articoli della nostra Costituzione. L’incontro, organizzato dal Comitato Genitori e Insegnanti per la Scuola di Pavia e da L’agendadellemamme, è stato caratterizzato da una grande partecipazione di pubblico (circa 250 persone), costituito per la maggior parte da bambini e ragazzi.
L’ottima riuscita dell’iniziativa e` dipesa, oltre che dalle straordinarie capacità didattiche del noto ex magistrato, ora scrittore ed editore a tempo pieno, anche dall’eccellente preparazione dei bambini, che con i loro insegnanti avevano iniziato ad approfondire la Costituzione, aiutati in questo dal libro Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini, scritto a quattro mani da Colombo ed Anna Sarfatti, insegnante di scuola primaria. E’ emersa chiaramente la curiosità dei bambini nei confronti dei principi sanciti dalla Costituzione: la cittadinanza, i diritti e i doveri, la parità tra uomini e donne, il diritto-dovere di andare a scuola, il dovere di pagare le tasse. L’incontro ha rappresentato un momento di grande senso civico, evidenziando quanto sia importante educare i cittadini “fin da piccoli” al rispetto delle regole contenute nella Costituzione, affinché tutti possiamo vivere in una società civile e democratica.
Con questa lettera vogliamo rivolgere un particolare ringraziamento alle classi** ed agli insegnanti che hanno risposto all’invito del Comitato Genitori e Insegnanti per la Scuola, contribuendo così alla buona riuscita dell’incontro. Cogliamo l’occasione per ringraziare la Rettrice del Collegio S. Caterina, la biblioteca dei Ragazzi Paternicò-Prini ed il Comune di Pavia che ha concesso il patrocinio.

** Scuola Pascoli (Pavia), Flag School, I.C. di Mortara

lunedì 7 dicembre 2009

COMUNICATO DEFINITIVO GHERARDO COLOMBO

GHERARDO COLOMBO PRESENTA A PAVIA
“SEI STATO TU? LA COSTITUZIONE ATTRAVERSO LE DOMANDE DEI BAMBINI”


Mercoledì 3 febbraio alle 17.30 Gherardo Colombo sarà al Collegio Santa Caterina di Pavia (via San Martino, 17) per presentare il suo ultimo libro “Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini” (edizione Salani) scritto a quattro mani con Anna Sarfatti, insegnante della scuola primaria e attivissima scrittrice per ragazzi.

L'incontro, organizzato dal Comitato Genitori e Insegnanti per la Scuola di Pavia in collaborazione con la Biblioteca dei Ragazzi Paternicò-Prini di Pavia e L’agenda delle mamme (www.lagendadellemamme.it), è aperto a tutta la cittadinanza, con un invito particolare ai bambini di quinta elementare e ai ragazzi della scuola media inferiore, interessati a capire quali sono le buone regole per vivere in una società civile democratica. Proprio come insegna la Costituzione Italiana.

Il libro, firmato da Gherardo Colombo e Anna Sarfatti, spiega con semplicità i principi della Costituzione, prendendo spunto dall'esperienza maturata in vari incontri con bambini e ragazzi sul tema della convivenza civile. Ogni argomento trattato nella Costituzione (cittadinanza, uguaglianza, diritti e doveri, parità tra uomini e donne, diritti delle persone disabili) è al centro di un capitolo ed ogni capitolo è suddiviso in domande come: Ma noi bambini siamo cittadini? E i bambini nella pancia della mamma? Certe volte i maestri hanno le preferenze tra i bambini. Ma la Costituzione non dice che siamo tutti uguali?

Si tratta di un testo di educazione civica che risponde alle domande di piccoli (e grandi), seguendo le indicazioni ministeriali per l'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione" nelle scuole.

”Se la Costituzione riguarda tutti noi, riguarda anche e soprattutto chi è molto giovane”,
ricorda Gherardo Colombo nell’introduzione. Per questo, farla conoscere alle nuove generazioni, non solo è doveroso, ma è necessario. “Viviamo in un paese fortunato, con una Costituzione che mette tutti sullo stesso piano (…) Se si osservano le regole, le cose vanno meglio per tutti” dice l’ex-magistrato.

L’incontro è aperto a tutti, con particolare invito agli alunni delle classi quinte elementari e delle scuole medie inferiori. L’ingresso è libero.

Per informazioni alla stampa e per la partecipazione all’incontro (gruppi, classi, famiglie): Marta Pizzocaro - 349 3516553 - martapizzocaro@libero.it

mercoledì 18 novembre 2009

Taglio agli insegnanti di sostegno, torna la classe differenziale

ROMA - Ogni ora tagliata è un salto all'indietro. Ogni insegnante che se ne va un trauma psicologico difficile da ricostruire. Come una barriera architettonica che non si riesce mai ad abbattere, perché per loro, i bambini e i ragazzi H (così la scuola ancora li definisce) la vita in Italia si è fatta davvero dura. Si chiamano Valerio, Giulia, Martina, Claudia, Adele, hanno dai 4 ai 18 anni, hanno disabilità diverse, e abitano in ogni luogo d'Italia. Da quest'anno, con i tagli della riforma Gelmini, hanno perso la metà dei loro diritti: ore di sostegno dimezzate, assistenza inesistente, accesso allo studio, di fatto, negato. Parliamo di studenti disabili, vittime del taglio degli insegnanti di sostegno, la faccia più oscura e dolorosa della scuola senza più fondi, dove spesso non c'è più nessuno che accompagni al bagno il piccolo con handicap, nessuno che lo sorvegli, e dove anche 5 o 6 alunni disabili vengono concentrati in un sola classe. Dove, denuncia Alessandra Corradi, una mamma di Verona con un bimbo di 4 anni, cieco e con una grave tetraparesi, "sono tornati gli stanzini H". "Spesso mio figlio, con la scusa di proteggerlo dalla confusione, veniva portato in una classe a parte, lui da solo, senza gli altri bambini... Vi sembra integrazione questa?".

I dati dell'anno 2009/2010 segnalano un taglio di circa 500 insegnanti di sostegno con un aumento però di oltre 4000 ragazzi disabili. Questo vuol dire, spiega Giuseppe Argiolas, docente all'Istituto "Colli Vignarelli" di Sanluri, in Sardegna, "che la maggioranza dei ragazzi e dei bambini disabili che ieri avevano diritto a 18 ore di sostegno alla settimana, oggi arriva a malapena a nove". Con conseguenze spesso gravissime per le vite di studenti, che con enormi sforzi e pazienza conquistano pezzetti di autonomia e abilità. "Anche in questo istituto, da sempre all'avanguardia nell'integrazione e nel processo formativo dei giovani con disabilità, oggi c'è una prima superiore con addirittura sei ragazzi con seri handicap riuniti tutti insieme, mentre per il buon andamento della classe, per il successo sia loro che dei ragazzi normodotati non dovrebbero essere più di due. Ma qual è il disegno? Tornare alle classi differenziali?". Il risultato è una pioggia di ricorsi che si è abbattuta sui tribunali regionali di tutta Italia, da parte di famiglie che chiedono, e spesso ottengono, che per i loro figli, vengano ripristinate le ore di lezione legittime.

Una battaglia di raccomandate e carte bollate, come quella che ha intrapreso Marisa Melis, mamma di Martina, che ha 14 anni, una grave malformazione cerebrale, ma una fantastica voglia di vivere e di imparare. Grazie agli sforzi fin qui fatti dalla famiglia e dagli insegnanti Martina fa equitazione, è cintura marrone di karate, partecipa ai campi Scout, legge e scrive bene, ma ha bisogno di continuo appoggio e di percorsi personalizzati. "Invece da quest'anno Martina ha il sostegno soltanto per nove ore alla settimana, contro le 18 dell'anno scorso. Ho protestato con la dirigente, con il ministero, ma non ho ottenuto niente. Se Martina non viene stimolata, seguita, ogni volta si torna indietro, ogni successo di questi bambini è figlio di sforzi enormi... Così ho deciso di fare ricorso al Tar e in questi giorni arriverà la sentenza".

Storie di sfide quotidiane, vissute in silenzio, l'Italia è uno dei paesi d'Europa che destina meno risorse alla cura e allo sviluppo delle persone con handicap. Giulia Dolcetti ha 45 anni, è un'insegnante di sostegno precaria che quest'anno ha perso il posto. "Ma la vittima di questo taglio - racconta Giulia - non sono soltanto io, ma anche un bambino di 9 anni che si chiama Pietro. La sua diagnosi? Grave disturbo pervasivo dello sviluppo. Autismo. Pietro non parla, ma capisce tutto, comunica con il computer, scia e nuota come un campione. L'ho seguito per tre anni, avevamo un rapporto forte e bellissimo: oggi Pietro a scuola non ci vuole più andare. A novembre non gli è stata ancora assegnata un'insegnante di sostegno, e senza di me sembra aver perso il suo legame sia con i compagni che con lo studio... Ma che Stato è questo che punisce i più deboli?".

La guerra dei ricorsi è soltanto all'inizio. E se in Sardegna una mamma passa tutta la sua giornata davanti alla scuola del figlio, affetto da autismo per "tradurre" ai prof che cosa vuol dire il ragazzo, Alessandra Corradi, mamma di un piccolo tetraplegico, spiega in poche parole cosa vuol dire disinteresse. "A mio figlio, cieco fin dalla nascita, le maestre in classe chiedevano: "La vedi quella cosa lì?". La stessa insegnate di sostegno ha confessato che per lei il mio bambino era troppo grave... Per fortuna il Comune ci ha assegnato una "lettrice", che con la musicoterapia e l'ascolto delle fiabe stimola il suo udito e le sue abilità. E quando c'è lei mio figlio cambia, sorride, non è più triste".
(ha collaborato Salvo Intravaia)
(18 novembre 2009)

sabato 7 novembre 2009

17 Novembre: Spaziomusica Via Faruffini, 5 – PAVIA www.spaziomusicapavia.it

Incontro di presentazione di Malascuola di Claudio Cremaschi, all’interno di una non-stop dedicata alla scuola.

• Ore 19.30: Spazio aperitivo

• Ore 21: Scuola e “malascuola”: presentazione del libro di Claudio Cremaschi : “Malascuola “ Piemme ed. Ne discutono con l’autore:

- Anna Angelici dirigente Uff. Scolastico Provinciale di Pavia (ex Provveditorato)

- Massimo De Paoli insegnante

Modera: Corrado Del Bò Libertà e giustizia – Circolo di Pavia

Organizzato da: Spaziomusica, Libertà e giustizia, Libreria Il Delfino, Comitato genitori e insegnanti per la scuola di Pavia