giovedì 26 febbraio 2009

Informatica nella primaria? Non è prioritario

Quindi l'informatica nella scuola primaria non esiste più!

La conferma arriva dalla fonte più autorevole, il sito del Ministero dell'Istruzione, che dedica uno spazio alle domande e relative risposte sulla Riforma (le famose faq); al quesito n° 23, posto da un genitore, si legge testualmente:
"Ho letto che per le classi dalla seconda in poi non cambierà nulla, a scuola invece mi dicono che mio figlio il prossimo anno non avrà le stesse maestre e soprattutto non ci sarà più la possibilità di fare il laboratorio di informatica (è una classe numerosa) a causa dell'abolizione delle compresenze. Chi ha ragione?"
Risposta del Ministero:
"Le classi successive alla prima nel prossimo anno scolastico avranno confermato l'orario di funzionamento di quest'anno (27 o 30 ore settimanali più eventualmente la mensa). La riduzione delle ore di compresenza comporterà qualche riassetto organizzativo, ma in linea di massima le insegnanti della classe potranno essere confermate. La scuola, nella sua autonomia didattica e organizzativa, potrà organizzare le attività e gli insegnamenti facendo in modo di assicurare la massima funzionalità dei servizi. Ci auguriamo che anche il laboratorio di informatica possa trovare spazio tra le attività, anche se vorrà convenire che esso non costituisce, soprattutto nella scuola primaria, un insegnamento prioritario ."

Ne aveva parlato anche Repubblica il 23 febbraio scorso:
"Sparisce dalla scuola la "I" di informatica. I tagli del governo, infatti, cancellano uno dei pilastri della riforma Moratti: quella delle tre "I" (inglese, impresa, internet o informatica). Dal prossimo anno scolastico, infatti, gli insegnanti della scuola elementare (ora primaria) e della media (secondaria di primo grado) dovranno fare i salti mortali per aprire il mondo delle conoscenze informatiche ai propri alunni. Il taglio delle cosiddette compresenze nella scuola primaria e la riduzione delle ore di Tecnologia nella scuola secondaria di primo grado renderà quasi impossibile l' insegnamento dei primi fondamenti di Informatica e Internet a bambini e ragazzini. - (INTRAVAIA E LODOLI )"


Ma da qualche giorno l'ultima frase (evidenziata in grassetto) è magicamente scomparsa dalla faq!!
Il Ministero è corso ai ripari cancellando la frase che un ingenuo e sincero collaboratore del Ministero stesso aveva pubblicato.
Il MIUR ha precipitosamente emesso un comunicato ufficiale per tentare di metterci una "pezza", ma il danno ormai è fatto: il Re è nudo!
D'altronde non era difficile intuirlo.
Se vengono eliminate le compresenze, introdotto il maestro tuttologo, aumentati i bambini per classe, come si può pensare di poter gestire un laboratorio di informatica di oltre 25 bambini?
Può immaginarlo solo chi non ha mai avuto bambini a scuola o non vi ha mai lavorato.

- L'inglese si era già perso con l'eliminazione degli specialisti e con l'affidamento al maestro unico dell'insegnamento della seconda lingua.

- Ora tocca all'informatica/internet, come effetto della eliminazione delle compresenze.

- Non possiamo che aspettarci, vista la crisi finanziaria in atto, anche l'eliminazione della terza I, come Impresa, ovvero l'eliminazione di qualsiasi percorso di integrazione e di sinergia con il mondo del lavoro. Quali prospettive di preparazione al mondo produttivo potrà fornire una scuola svuotata di contenuti formativi ampi e ridotta a semplice mercato di futura forza lavoro precaria e disoccupata?

Alle I del Ministro contrapponiamo le nostre tre C:
- Cuore, perchè la scuola è luogo di relazioni e sentimenti
- Conoscenza, perchè la scuola è percorso di formazione e costruzione di apprendimenti e competenze
- Cittadinanza, perchè è nella scuola che nasce il nuovo cittadino, tollerante e solidale, multiculturale e cosmopolita.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cari Signori, sono un tecnico informatico esterno che cura 5 laboratori di informatica delle scuole elementari del mio paese e potrei essere d'accordo che non è un insegnamento prioritario, mia figlia nella prima media non ha tocato un computer (ne tantomento la LIM) perchè erano rotti o alcuni inseganti non sapevano usarla. Ma la mia domanda è... chi deve insegnare ai ragazzi l'uso "consapevole" e i "pericoli" delle nuove tecnologie? penso che le nuove tecnologie possano contribuire ad arrichire l'insegnamento tradizionale e a creare dei metodi di studio alternativi. Ma bisogna anche avere personale qualificato nelle scuole che possa dar supporto anche agli insegnanti. E' la mia una utopia? o un sogno?