Indicatori di qualità del tempo pieno attuale.
- un’attenzione individualizzata a ogni alunna/o;
- tempi distesi nel gioco;
- tempi distesi nell’affrontare le singole attività;
- tempo per costruire rapporti familiari e solidali nel gruppo;
- tempi per la rielaborazione personale degli apprendimenti;
- tempo per la conversazione guidata e la conversazione libera;
- tempo per la costruzione dell’autonomia personale;
- tempo per mettere in atto una progettazione di attività trasversali;
- tempo per lo studio e per scegliere tipologie differenziate di approccio al sapere (v. intelligenze multiple, stili di apprendimento diversi);
- tempo per l’integrazione di alunni portatori di qualche disabilità;
- tempo per la realizzazione di progetti multidisciplinari con l’obiettivo di far emergere le potenzialità di ognuno e raggiungere l’obiettivo di portare alla luce non soltanto conoscenze, bensì abilità molecolari al fine di costruire competenze molari trasferibili in contesti differenziati;
- tempo per le relazioni dialogiche insegnanti-imparanti anche in momenti di ricreazione;
- tempo alle bambine e ai bambini per costruire i concetti in modo autonomo in maniera cooperativa (lavori di coppie di aiuto reciproco, di coppie tutoriali, di piccolo gruppo, ecc.);
- tempo per i 2 insegnanti del doppio organico di interagire nelle ore di contemporaneità;
- tempo e modo per i 2 insegnanti di non perdere mai il polso della classe nel suo insieme;
- tempo e modo per i 2 insegnanti di posare sguardi diversi su ogni bambina/o costantemente senza soluzione di continuità;
- coinvolgimento professionale, ma soprattutto affettivo dei 2 insegnanti alla pari nelle dinamiche interne della classe;
- coinvolgimento dei 2 insegnanti nella valutazione di ogni singola/o bambina/o senza che nessuno dei due perda mai il contatto della classe nel suo insieme;
- coinvolgimento dei 2 insegnanti nel tenere rapporti con le famiglie;
- coinvolgimento dei 2 insegnanti nella scelta di aggiornamenti mirati alla soluzione di problematiche emerse dalla classe, dalle bambine e dai bambini;
- rispetto per le problematiche familiari delle alunne e degli alunni: molte famiglie chiedono agli insegnanti del tempo pieno di affiancarle nel campo della costruzione dei valori in riferimento alle dinamiche sociali del gruppo e a quelle dei rapporti interpersonali. Molte famiglie lamentano una totale mancanza di tempo quotidiano per dialogare costantemente con i figli. Gli insegnanti del tempo pieno hanno assunto su di sé grandi responsabilità secondo scienza e coscienza.
- Se da un lato il tempo pieno attuale non è più simile a quello originario nella scelta delle attività concrete da svolgere, dall’altro è una fucina di idee e strategie per affrontare il disagio e l’eccellenza attivando modalità di insegnamento/apprendimento che si rifanno alla migliore pedagogia: apprendimento cooperativo, pedagogia conversazionale, valutazione formativa, pedagogia istituzionale, ecc.
Nel tempo pieno, gli insegnanti possono correggere costantemente il tiro delle loro scelte metodologiche e relazionali proprio perché essi sono costantemente in situazione di rapporto sia con la/il collega sia con le alunne e gli alunni. - Un altro punto di forza del tempo pieno è il suo farsi famiglia e il suo essere, come la famiglia, una sponda affettiva di importanza capitale nella costruzione dell’autostima dei singoli, raggiunta con il sostegno dei pari che si fanno fratelli e sorelle con cui litigare, discutere e al tempo stesso rappacificarsi trovando in essi la comprensione e la protezione. Non è poca cosa anche in situazione di apprendimento, purché si conservi la possibilità di non spezzettare il tempo in proposte didattiche avulse dal contesto in cui le bambine e i bambini “vivono” le loro relazioni e i loro apprendimenti.
tratto dal sito ReteScuole.net
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